A distanza di millenni, almeno secondo alcuni, ancora ne paghiamo le conseguenze essendo noi tutti....peccatori.
Da quel giorno, chissà perchè, la donna deve concedere all'uomo la posizione di essere supremo.
E se quella dannata mela l'avesse colta lui ?
E se fosse solo perchè lei aveva fame mentre lui, sazio, non ne sentiva ancora l'esigenza ?
Chissà come sarebbe invece il mondo ora se al posto di una mela, il famoso "frutto proibito" fosse stato un telecomando con annessa birra oppure un quotidiano sportivo riportante i risultati della domenica calcistica appena terminata.
Come siamo ora, purtroppo, lo sappiamo.
Ci si odia, ci si uccide da millenni.
Ci si nasconde dietro ad un credo per colpire chi, pur essendo uguale a te, pare differente.
Si lotta subdolamente anche solo per essere quel qualcosa in più del tuo collega d'ufficio.
Noi non viviamo, gareggiamo.
Noi non ci godiamo ciò che abbiamo, bensì affoghiamo dentro i desideri di quel qualcosa che supponiamo ci farebbe essere felici mentre, il tempo scorre e la vita scivola dietro di noi.
La storia del mondo, del nostro mondo, è costellata di uomini che hanno conquistato e poi perduto.
Di uomini che hanno vissuto nel sogno di essere eterni e oggi sono solo parte della coltre di polvere che li ricopre.
Noi uomini, esseri superiori che con la nostra forza sappiamo dominare.
Noi uomini cacciatori, conquistatori, avventurrieri, pittori, scultori o semplicemente giocherelloni ?
Già, perchè a volte mi chiedo, chi si occupava del resto del mondo mentre noi uomini dipingevamo, mentre scolpivamo, mentre solcavamo mari oppure attraversavamo i mondi giocherellando quà e là ?
E ancora oggi chi, magari nascosta dietro ad un invisibile strato di fatica, ci permette di raggiungere l'ufficio con la camicia intonsa, il colletto inamidato e la cravatta perfettamente stirata a fare bella mostra di noi esibendo una scintillante presentazione al nostro capo ?
Loro, sempre loro, le discendenti di quella povera affamata che, colse e mangiò la prima mela.
Le donne.
Uniche nel loro essere, difficili da interpretare, profonde nel trasmettere ed infinite nel dare.
Mi piace osservarle e nel farlo cerco da loro di apprendere.
Mille sono i modi di essere donna e questa è la ragione del loro essere inimitabilmente se stesse.
Esse cambiano in funzione del luogo, che siano coperte come in Afganistan, chine sotto il peso di un carico d'acqua in Africa, arse dal sole sui pascoli Andini oppure affannate e con il cuore in gola nel traffico cittadino delle nostre città mentre corrono a prendere i loro "cuccioli" a scuola.
Tutte, indistintamente sono donne, parte essenziale di un mondo che da sempre le ha in qualche misura emarginate.
Se a qualcuno, ancora oggi pare difficile pensare ad un mondo con ruoli invertiti, ebbene allora noi maschietti proviamo a fare un esercizio più facile.
Proviamo a pensare se quel giorno, il nostro primo giorno, al posto di trovarci con in mezzo le gambe colui che del quale saremmo andati fieri per sempre, ovvero il nostro fantomatico pisello....nel guardarci in basso non avessimo visto nulla....
Lo dico in forma più elegante.
Qualcuno potrebbe spiegarmi per quale ragione io, sono nato uomo ?
Credo nessuno !
Ne consegue quindi che potrei benissimo essere nata donna.
Così come lo è la luna, la neve, l'acqua, l'aria e mille altre cose che tutte insieme donano la vita, anch'essa donna.
Di primavere ne ho quasi cinquanta, ognuna con una sfumatura differente, ma tutte indistintamente hanno un colore dominante....il rosa.
Alle donne senza nome, alle donne senza età, a quelle donne alle quali l'uomo impedisce di esserlo davvero, alle donne mai nate, a quelle usate, alle donne senza volto, alle donne che piangono, alle donne che sognano, alle donne che amano, alle donne che muoiono, alle donne urlano, a quelle che tacciono, alle donne che viaggiano e alle donne che vivono.
A tutte le donne, ancor più a quelle che ancora devono nascere, a voi tutte dico.........siete ciò che rende questo mondo vivo !
Una sola raccomandazione mi permetto di darvi, se dovesse di nuovo capitare, se mai ci fosse una seconda occasione, se per caso si dovesse ricominciare tutto dall'inizio.......ed una nuova mela vedeste sull'albero, siate scaltre......lasciate che sia l'uomo a prenderla......basterà che ci diciate :
" caro.......guarda che bel telecomando c'è su quell'albero......"
e noi, "esseri superiori" , ci cascheremo........ come una mela !
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