lunedì 22 giugno 2015

Chi si accontenta .........

Ognuno di noi ha un suo personalissimo modo di vedere le cose. 
Il primo giorno d’estate scatena in tutti noi il frenetico pensiero delle vacanze. 
 Inizia il tormentone d’ufficio, dove a rotazione scorre sulle bocche di tutti la fatidica domanda “già pensato cosa farai quest’anno ?” 
Le risposte sono, generalmente, divise in due parti. 
Si inizia nel dire ciò che si vorrebbe fare. 
Vorrei vedere le stelle della notte, senza l’inquinamento luminoso della città. 
Vorrei sentire i rumori della natura, il fresco della brezza notturna, svegliarmi con il sole e vivere il giorno senza che questo sia scandito da orari. 
Vorrei partire, andare lontano, portando con me solo lo stretto necessario ed affrontare ogni giorno come fosse una nuova avventura. 
Vorrei conoscere nuovi luoghi, nuova gente, capire come il mondo vive. 
A questo punto, arriva la seconda parte della risposta………. …………
E quindi ho prenotato due settimane in un villaggio…… 
Stanza con vista sulla piscina, la sera animazione e musica con luci coloratissime. 
Grazie al pacchetto all inclusive, posso mangiare tutto ciò che voglio, dissetarmi con cocktail di ogni tipo ad ogni ora del giorno e della notte. 
In più, come se non bastasse, durante il giorno puoi scegliere fra diverse iniziative: 
Al mattino alle 8.00 si inizia con il risveglio in musica. Alle 10.00 abbiamo la lezione di acquaGym. Alle 12.30 ci troviamo tutti insieme per l’aperitivo a bordo piscina. Al pomeriggio c’è il torneo di calcetto. Prima di sera seconda lezione di acquaGym, dopodichè la cena al ristorante con abbigliamento a tema, e poi serata disco nell’area comune del villaggio. 
Non parliamo poi del ferragosto…………quella è la giornata clou !! 
Un no stop di musica, divertimenti e gavettoni dalla mattina sino a notte inoltrata. ……..Fantastico !
Wow………….penso io senza fiatare, ma nel contempo penso: E le stelle ? il rumore della natura ? lo stretto necessario ? 
Dopodiché la stessa domanda viene posta a me, ed io rispondo: 
Vorrei vedere le stelle della notte, senza l’inquinamento luminoso della città. 
Vorrei sentire i rumori della natura, il fresco della brezza notturna, svegliarmi con il sole e vivere il giorno senza che questo sia scandito da orari. 
Vorrei partire, andare lontano, portando con me solo lo stretto necessario ed affrontare ogni giorno come fosse una nuova avventura. 
Vorrei conoscere nuovi luoghi, nuova gente, capire come il mondo vive. ………….per questo, andrò in Islanda ! 
Dormirò in tenda sotto le stelle, cenerò cucinando sul fornelletto a gas una busta di pollo al curry ( tutto rigorosamente liofilizzato ), mi laverò nel torrente e se avrò fortuna potrò farlo in acqua calda grazie alle numerosi sorgenti geotermiche. 
Viaggerò su piste sterrate nell’interno della regione meno densamente abitata d’Europa. 
Vedrò le aquile in volo, le balene al largo, le pulcinelle di mare che nidificano sulle scogliere che si affacciano a Nord verso la Groenlandia. 
Monterò la tenda nel deserto lavico, mi coricherò lì vicino con gli occhi puntati al cielo per cercare di contare le stelle e, come sempre, scegliere la mia. 
Ed infine…..per festeggiare il ferragosto, mangerò il pane Islandese cotto sotto terra, e sarà festa ! 
Solo a quel punto, alzando lo sguardo verso il mio interlocutore, noto come i suoi occhi siano spalancati in senso di stupore, mentre le labbra socchiuse ed inclinate da un lato come segno di disgusto. 
Che c’è ? chiedo io……. 
Con un minimo di imbarazzo, generalmente mi viene risposto “ no …..ehm……..bello daiiii. Ma detto così pare non vi sia molto di allettante da fare…….. Detto ciò, sai come la penso io, chi si accontenta gode…..” 
Io sorrido, e lasciando l’interlocutore ai suoi cocktail e alla sua animazione, mi allontano con un gran senso di gioia ripensando ad una frase letta a suo tempo: “ Chi si accontenta gode “ l’ha detto uno che nella vita ha saputo raccogliere ciò che gli è caduto dal cielo, che non si è mai spinto oltre il sentiero, che non ha realizzato il suo sogno e nemmeno ci ha provato. 
E’ più facile accontentarsi che vivere per realizzarsi. 
"Chi si accontenta gode” è la filosofia dei finti soddisfatti, degli infelici camuffati e dei depressi sorridenti. 
Di notte si sogna e di giorno si combatte. 
Non c’è altro da fare. 
“ CHI SI ACCONTENTA MUORE “ !!

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